Fondazione Scienza e Fede - STOQ
Prima riunione del Comitato Scientifico
Il 10 gennaio 2012, l’allora Segretario di Stato, Card. Tarcisio Bertone, rese pubblico il contenuto dell’Udienza nel corso della quale il Santo Padre aveva costituito la “Fondazione Scienza e Fede – STOQ”, con sede nello Stato della Città del Vaticano, dotata di personalità giuridica pubblica canonica e civile. Questa semplice pratica amministrativa costituisce l’atto di nascita di una nuova fondazione vaticana, che ha come compito la promozione del dialogo tra la Chiesa e il mondo della scienza.
La Fondazione è stata creata su richiesta del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, facendo propri i desideri di alcune università pontificie romane, con lo scopo di dare continuità e stabilità al Progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest). Il progetto STOQ, nato nel 2003 sulla scia della Commissione di Studio del Caso Galilei, istituita dal Beato Giovanni Paolo II, ha promosso il dialogo tra la teologia, la filosofia e le scienze naturali attraverso iniziative di studio, di ricerca e di divulgazione culturale, nelle università romane.
La Fondazione “Scienza e Fede - STOQ”, la prima di questo genere in Vaticano, continua la costante e qualificata collaborazione che si era istaurata tra il Pontificio Consiglio della Cultura e alcune Università Pontificie Romane: Pontificia Università Lateranense (PUL), Pontificia Università Gregoriana (PUG), Pontificio Ateneo Regina Apostolorum (APRA), Pontificia Università San Tommaso (PUST), Pontificia Università Salesiana (UPS), Pontificia Università della Santa Croce (PUSC) e Pontificia Università Urbaniana (PUU). Come fondazione, essa rimane legata al Pontificio Consiglio della Cultura tramite il Presidente del Dicastero, ma gode di ampia autonomia per realizzare progetti di vasta portata, anche attraverso questi centri di studio.
La nuova Fondazione si prefigge di continuare i progetti già attivati nelle università e ne garantirà la necessaria stabilità. Tra questi, vi sono programmi di studio e corsi accademici (Specializzazioni, Master e Dottorato); attività di ricerca (seminari, workshop, convegni) e di divulgazione, attraverso la pubblicazione di articoli, l’organizzazione di conferenze/corsi di aggiornamento e l’allestimento di mostre sui temi più rilevanti che riguardano i rapporti tra le scienze naturali e la filosofia e la teologia. La Fondazione spera di diventare, così, un solido centro di riferimento presso la Santa Sede per una “nuova evangelizzazione” degli ambienti scientifici.
Il Comitato Scientifico della Fondazione, – una quindicina di scienziati assieme ai professori delle pontificie università romane designati dai rettori –, si è incontrato per la prima volta il 6 dicembre nella sede del Pontificio Consiglio della Cultura. Nel suo saluto ai membri, il Cardinale Ravasi ha ricordato l’importante compito assegnato al Comitato, di assicurare un rapporto costante tra la Chiesa e il mondo scientifico, tra la fede e la ragione. Esso dovrà, inoltre, sostenere i programmi di insegnamento e di docenza nelle pontificie università romane, come già avvenuto finora. Ma soprattutto, dovrà aiutare il Pontificio Consiglio della Cultura a portare avanti una riflessione in alcuni settori, che rappresentano una sfida teologica e pastorale per la Chiesa. Tali campi di azione sono, innanzitutto quello delle neuroscienze, un terreno ancora fluido e in fase di assestamento, dove tuttavia sono in gioco questioni che toccano direttamente il cuore della morale e dell’agire umano: domande sulla coscienza, la mente, la libertà, la responsabilità, l’azione libera, il peccato, ecc. In secondo luogo, la teologia del creato e della natura, con una speciale attenzione all’ecologia. Un campo che in ambito teologico protestante è stato oggetto di riflessione e di approfondimento, ma ancora allo stato embrionale nella teologia cattolica. In terzo luogo, il Cardinale ha segnalato l’importanza di una corretta didattica del rapporto tra la scienza e la fede, che, se in ambienti accademici può ritenersi soddisfacente, nel mondo scolastico e popolare continua ancora a usare schemi di confronto e opposizione ormai superati. Infine, il Cardinale ha espresso il desiderio di dare vita in Vaticano a una serie prestigiosa di Conferenze pubbliche, le “STOQ Lectures”, invitando grandi personalità del mondo della scienza per offrire una visione innovativa della scienza in rapporto con le grandi questioni dell’uomo: la fede, la trascendenza, l’etica, l’arte.
La Fondazione ha la sua sede provvisoria presso gli uffici del Pontificio Consiglio della Cultura, dove è attualmente in fase di allestimento la Biblioteca “Prof. Peter E. Hodgson” - fisico nucleare inglese (1928-2008), già Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura e illustre promotore del dialogo tra scienza e fede - che ha voluto donare in eredità al Progetto STOQ la sua imponente biblioteca di scienza e religione, ora patrimonio della "Fondazione Scienza e Fede - STOQ".