Nativi digitali: linguaggio e rituali

di Antonio Spadaro

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A consultor

Sommario:

La Rete e la cultura del cyberspazio pongono nuove sfide alla nostra abilità di plasmare riti  e di formulare e ascoltare un linguaggio simbolico che parli della possibilità e dei segni della trascendenza nella nostra vita. Il fatto che l'uomo viva nell'ambiente digitale non è indifferente al modo in cui egli vive la sua spiritualità e la sua vita di fede. Siamo chiamati, dunque, a identificare alcune questioni chiave considerando, in modo particolare, l'uso di alcune «apps» (applicazioni), che sempre di più hanno un impatto sul nostro modo di agire, di vedere e di comprendere il mondo. Le nuove tecnologie non solamente danno forma alla nostra vita, ma anche orientano ed esprimono il nostro spirito e la nostra relazione con Dio. Ad esempio: quale sarà l'impatto dell'abitudine a usare i motori di ricerca sulla nostra ricerca di Dio? Abbiamo bisogno di una attenta meditazione che sarà anche il frutto della fede che sprigiona da se stessa un impulso conoscitivo in un tempo in cui la logica della Rete segna il modo di pensare, conoscere, comunicare, vivere. Forse è anche giunto il tempo di considerare la spiritualità come una forma di "hacking" interiore, qualcosa che rompe il sistema chiuso della nostra vita per aprirlo alla ricerca di un significato.

Antonio Spadaro, gesuita, è direttore della rivista «La Civiltà Cattolica». Si occupa dei linguaggi della cultura contemporanea. Nel 1998 ha fondato l'associazione di scritture creative BombaCarta (http://www.bombacarta.com). Ha scritto vari saggi di critica letteraria tra i quali La grazia della parola. Karl Rahner e la poesia (Jaca Book 2006), Abitare nella possibilità. L’esperienza della letteratura, I (ivi 2008) e L’altro fuoco. L’esperienza della letteratura, II (ivi 2009). Ha curato l'edizione di opere di G. M. Hopkins (Rizzoli 2008), Walt Whitman (Ancora 2009) e Flannery O'Connor (Rizzoli 2011). Da un decennio affronta la cultura digitale dal punto di vista antropologico e teologico. Cura il blog http://www.cyberteologia.it  e ha scritto alcuni volumi sulle evoluzioni della rete. Il più recente è Cyberteologia. Pensare la fede al tempo della rete (Vita e Pensiero 2012).