Culture femminili

Culture e Fede Vol. XXIII 2015 N. 2

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xxiii2 Culture e Fede Vol. XXIII 2015 N.2 Tema: Le Culture femminili

Vol. XXIII 2015 N.2 della Rivista del Dicastero appena ha il suo focus sulle Culture femminili.

L’Assemblea Plenaria del 2015 è stata dedicata al tema delle Culture femminili: Uguaglianza e Differenza. Per condividere i frutti di quell’incontro, proponiamo questa istantanea delle riflessioni scambiate in accoglienza dell’invito di Papa Francesco a discernere il modo in cui coinvolgere i talenti specifici che le donne portano alle culture e alla Chiesa.

Sono stati quattro giorni di ascolto e di condivisione e qui sono stati raccolti dal Dicastero, con l’aiuto di un gruppo di donne, alcuni spunti e qualche riflessione più elaborata. Vi si trovano molti punti di vista  e voci diverse, eredità preziose del passato, critiche sui ruoli del presente ed espressioni di speranza per il futuro.


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Editoriale

Non è la prima volta che la Chiesa si interroga sulla presenza e le attese delle donne. Ma è la prima volta che, per quattro giorni, un consesso autorevole si colloca nella prospettiva dello sguardo femminile sul mondo, mettendosi all’ascolto della voce viva di alcune testimoni.

Gli interventi di questo numero riprendono i contenuti dell’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, che si è tenuta a Roma dal 4 al 7 febbraio e quest’anno è stata dedicata a “Le culture femminili: uguaglianza e differenza”. In tutte le latitudini questa presenza speciale - spesso dimenticata e quasi invisibile - ha continuamente nutrito e arricchito le comunità umane. Le donne, nel mondo di oggi, chiedono di superare la condizione di asimmetria rispetto al più potente mondo maschile. Aspirano all’uguaglianza, al godimento degli stessi diritti degli uomini e di pari opportunità in tutti gli ambiti della vita sociale. Vogliono essere prese sul serio e spendere i propri talenti ovunque siano richiesti impegno, servizio e autorevolezza.

A partire da punti di vista diversi, gli autori e le autrici degli articoli riflettono su questi talenti. Sottolineano come l’uomo e la donna siano soggetti inter-dipendenti, sempre in-relazione. Osservano una perdurante separatezza del femminile che tende a confinare le donne in un ghetto, a volte dorato come la bellezza formale, a volte oscuro come la prostituzione. Ricordano i tanti compiti svolti nella Chiesa, nella società e nella famiglia e portati a termine ogni giorno, anche semplicemente perché le donne ci sono; ricordano, inoltre, che le voci e le istanze femminili sono molteplici e vanno ben oltre i confini del più rumoroso individualismo occidentale.

Nella trama di tutti gli interventi, possiamo leggere la domanda sulla differenza femminile. In che cosa consiste? Troveremo numerosi elementi per rispondervi, non solo osservando il presente e la molteplicità di ruoli delle donne, ma anche guardando al passato e ai suoi tesori. E, tuttavia, la tematica della differenza pone una domanda così profonda che merita di restare con noi. La domanda sulla differenza apre il più ampio interrogativo sul maschile e il femminile, sul mondo dell’umano oggi e la sua potenziale ricchezza.